Avere un multimetro di qualità tra i tuoi strumenti per le piccole riparazioni in casa o in garage è sicuramente un acquisto vincente. Questo dispositivo risulta infatti fondamentale in tutta una serie di diverse situazioni: dal monitoraggio degli impianti elettrici a quello degli elettrodomestici.
Uno degli elementi principali di un multimetro è costituito dal display. Quest’ultimo può essere in bianco e nero oppure a colori. Qual è la soluzione migliore? Risponderemo a questa domanda nelle prossime righe di questo articolo.
Multimetro: il dispositivo dai mille usi
Come abbiamo anticipato, il multimetro può essere utilizzato in diverse situazioni e in diversi ambiti di lavoro.
- la corrente elettrica, ovvero la quantità di cariche elettriche che attraversano una determinata superficie
- la tensione elettrica, cioè l’energia necessaria per separare le cariche elettriche positive da quelle negative
- la resistenza, ovvero la capacità posseduta da un corpo nel riuscire a resistere al passaggio dell’energia elettrica
Possiamo dire che corrente, tensione e resistenza sono le grandezze che qualsiasi multimetro è in grado di misurare, da quelli tecnologicamente più avanzati a quelli al contrario più basici e modesti.
Se dovessi però optare per un modello di multimetro più sofisticato, e di conseguenza più costoso, avrai a tua disposizione numerose funzionalità aggiuntive. Per esempio, potrai misurare anche la frequenza elettrica così come eseguire dei test di continuità elettrica. Ma non solo: il tuo multimetro potrà misurare anche grandezze fisiche come la temperatura o l’umidità ed effettuare inoltre dei test di funzionamento sia sui diodi sia sui transistor.
Il funzionamento di un multimetro
Un multimetro funziona grazie alla presenza, al suo interno, di un galvanometro. Quest’ultimo ha una struttura composta dai seguenti elementi:
- una bobina
- due magneti fissi
- un tamburo rotante
Alle due estremità della bobina vengono posizionati i due magneti fissi, i quali creano un campo magnetico. Al passaggio della corrente attraverso la bobina si viene a creare un ulteriore campo magnetico che va a interferire con quello precedente. A questo punto, in base alle variazioni di corrente, il tamburo rotante collegato alla bobina inizierà a muoversi in base al valore registrato.
Il modo in cui questo valore ti viene comunicato marca un’importante differenza tra le diverse tipologie di multimetri.
Multimetri analogici e multimetri digitali: quali differenze?
I multimetri possono essere di due diverse tipologie: ci sono i modelli analogici e i modelli digitali.
Iniziamo dai multimetri analogici. In questo caso, al tamburo rotante presente nel galvanometro è collegato un piccolo cursore che andrà a indicare i valori registrati dalla misurazione sopra una scala graduata. Si tratta dunque di una tipologia di multimetro che tende a peccare un po’ per quanto riguarda la precisione e l’affidabilità, ma che al contrario sa restituire molto bene un valore medio di riferimento in caso di misurazioni fluttuanti.
I multimetri digitali, invece, prevedono la traduzione del valore analogico in valore digitale. La restituzione di tale valore avviene poi su un display apposito, in grado di mostrare cifre, punti e anche il segno meno. I multimetri digitali sono naturalmente più affidabili e precisi rispetto ai modelli analogici, soprattutto grazie al loro margine di errore più basso. Allo stesso tempo, nei modelli migliori è stato implementato il tasto hold premendo il quale riuscirai a isolare singoli valori durante le misurazioni un po’ fluttuanti.
Il display di un multimetro digitale: a colori o in bianco e nero?
Il display di un multimetro digitale, l’abbiamo visto, può essere di due tipi diversi: a colori oppure in bianco e nero.
Un display a colori, inoltre, consente di avere due parti separate: una relativa alla restituzione dei valori, indicati con un colore ben preciso, un’altra che invece si occupa di tutte le specifiche relative alle altre funzioni, per esempio utilizzando un altro colore per indicare lo stato della batteria, il wifi etc.
Display: le altre caratteristiche essenziali
Sia che tu scelga un multimetro dotato di display a colori sia che lo tu lo scelga con un display in bianco e nero, è altrettanto importante che questa componente possegga anche delle altre caratteristiche essenziali.
- la presenza di uno schermo retroilluminato che consenta di lavorare al meglio e in piena sicurezza anche in situazioni di scarsa illuminazione. Sarebbe inoltre ancora meglio che l’intensità dell’illuminazione potesse essere regolabile
- la possibilità di avere un display estraibile così da potertelo portare appresso anche a distanza dal punto di misurazione
La struttura di un multimetro
Oltre al display, il multimetro è formato da un selettore della misura e da alcune porte d’ingresso.
Prima di procedere oltre, tuttavia, è fondamentale fare un piccolo ripasso delle unità di misura utilizzate:
- A indica le ampere e quindi la corrente
- V indica i volt e quindi la tensione
- Ω indica gli ohm e quindi la resistenza
- A~ e V~ indicano rispettivamente la corrente alternata e la tensione alternata
- Hz indica gli hertz e quindi la frequenza
Conoscere le unità di misura è fondamentale soprattutto per quanto riguarda il selettore della misura. Essendo il multimetro un amperometro, un voltimetro e un ohmmetro tutto in un unico dispositivo, dovrai dare tu l’indicazione circa la grandezza da misurare. Accanto alle unità di misura, in aggiunta, troverai anche dei numeri a indicare l’ampiezza di fondo scala, ovvero l’intervallo di tensione considerato come limite massimo.
Se volessi misurare la temperatura dovresti invece spostare la manopola a indicare il simbolo di un piccolo termometro, mentre se volessi eseguire un test di continuità elettrica allora dovrai cercare il simbolo di un piccolo altoparlante.
Per quanto riguarda invece le porte d’ingresso, queste sono tre e si trovano nella parte inferiore della struttura.
La porta COM è deputata all’inserimento della sonda rossa, mentre all’interno della porta mAVΩ dovrai inserire la sonda rossa. Quest’ultima potrebbe essere inserita anche nella porta 10A, ma solo nel caso in cui la potenza del circuito fosse superiore ai 200mA.
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