Durante l’ultima visita del tuo elettricista hai per caso intravisto uno strumento che ti ha affascinato? Si tratta probabilmente del multimetro, un dispositivo che da solo riesce a svolgere tutta una serie di funzioni diverse.
Ma cos’è un multimetro? Come si usa? In questo articolo troverai tutte le risposte, nonché una piccola guida pratica sull’utilizzo di questo strumento, mettendo in evidenza i suoi pro e i suoi contro.
Buona lettura!
Quali sono i pro di un multimetro
Partiamo dai vantaggi di cui potrai beneficiare acquistando un multimetro.
Se hai una piccola infarinatura di elettronica, saprai che questo significa che con un singolo strumento potrai misurare la corrente, la tensione e la resistenza. Già questo sarebbe un ottimo risparmio in termini economici e di spazio, ma le sorprese del multimetro non sono finite qui.
Ormai quasi tutti i modelli mettono a tua disposizioni una serie di ulteriori funzioni delle quali potrai beneficiare:
- misurazione della frequenza
- controllo del tasso di umidità
- misurazione della temperatura
- test di continuità
- test su diodi
Gli svantaggi di un multimetro
Nonostante i diversi vantaggi dati da uno strumento del genere, non bisogna dimenticare che il multimetro reca con sé qualche pericolo.
Il multimetro, insomma, non va utilizzato con superficialità. Al contrario, dovrai assicurarti di verificare alcune condizioni prima di poter procedere con l’utilizzo:
- assicurati di aver scaricato ogni componente elettrico del circuito e non dare mai per scontato che un circuito non sia alimentato
- se l’ambiente di lavoro dovesse essere particolarmente umido o bagnato, rivolgiti a un professionista
- indossa sempre guanti ed elmetti protettivi e posizionati sopra un tappeto isolante in gomma
- non lavorare mai da solo su un circuito scoperto
- stai attento ai segnali che ti manda il multimetro; potrebbe infatti avvisarti per tempo nel caso di rilevamento di una tensione non sicura
Quale multimetro puoi scegliere?
I multimetri si differenziano per dimensioni e per funzionamento.
Per quanto riguarda le dimensioni, puoi infatti optare per un multimetro palmare o per un multimetro da banco. I modelli palmari sono naturalmente i più consigliati perché uniscono a una grande portabilità una performance precisa e affidabile. I multimetri da banco, invece, sono gli strumenti più professionali dei quali potresti disporre non solo per la loro precisione, ma anche perché possono essere collegati al tuo computer e gestiti attraverso appositi software.
Inoltre, i multimetri si dividono anche in modelli analogici e modelli digitali. La differenza è tanto semplice quanto sostanziale: i multimetri analogici hanno una scala graduata con un cursore, mentre i multimetri digitali hanno uno schermo che mostra le cifre corrispondenti.
Le caratteristiche strutturali di un multimetro
Prima di poter passare a una guida pratica di questo strumento, è necessario fare una veloce panoramica sulle sue caratteristiche strutturali.
Oltre allo schermo, ci sono infatti due componenti fondamentali di ogni multimetro: il selettore della misura e le porte d’ingresso.
- A e A~ rispettivamente per la corrente continua e la corrente alternata
- V e V~ rispettivamente per la tensione continua e la tensione alternata
- Ω per la resistenza
- Hz per la frequenza
Il multimetro funziona mediante la presenza e l’utilizzo di due sonde, una rossa e una nera. Queste ultime devono essere inserite nelle porte d’ingresso corrette. Nello specifico, la sonda nera è la più semplice perché potrai inserirla solamente nella porta COM. La sonda rossa invece è un po’ più complicata: se la potenza del circuito fosse inferiore ai 200mA, dovrai inserirla nella porta mAVΩ; se invece il circuito dovesse superare i 200mA la porta 10A è quella che fa al caso tuo.
Misurare la corrente
Misurare la corrente è una delle attività principali che puoi fare con un multimetro. Ricorda però che questa operazione prevede che il multimetro venga inserito in serie all’interno del circuito.
Questa operazione potrebbe essere un po’ rischiosa per i non esperti, ragion per cui un’ottima soluzione potrebbe essere quella di acquistare delle pinze amperometriche. Così facendo potrai collegare queste ultime e lasciare il multimetro al di fuori del circuito.
Detto questo, come puoi misurare la corrente?
Partiamo dai cavi:
- un’estremità del puntale nero deve essere inserita nella porta COM, mentre l’altra estremità va collegata con la massa negativa a terra
- la sonda rossa deve essere inserita nella porta 10A o nella porta sulla quale sia presente il simbolo delle Ampere (A), mentre l’altra estremità si collega con la massa positiva
Attenzione al fondo scala: a seconda del modello dovrai essere infatti tu a impostare il valore massimo misurabile dal tuo multimetro.
Misurare la resistenza
Il primo passo per misurare la resistenza è quello di togliere la tensione dal circuito. Sebbene due estremità delle sonde debbano essere inserite nelle porte che abbiamo già evidenziato, le altre due devono essere applicate con una lieve pressione ai piedi della resistenza.
Misurare la tensione
La tensione invece non si misura in serie, bensì in parallelo. Questo significa che, avendo acquistato un buon modello di multimetro potrai beneficiare di una misurazione di tensione senza contatto.
I cavi saranno sistemati nel modo ormai conosciuto, ma assicurati di impostare il selettore della misura sul simbolo V oppure V~ in corrente alternata.
Assicurati di impostare un fondo scala alto, in modo da evitare incidenti.
Applicazione pratica di un multimetro: verificare la batteria
Vuoi verificare la carica di una batteria? Con un multimetro non c’è niente di più semplice:
- il cavo nero va collegato con la massa negativa, mentre il cavo rosso va collegato con quella positiva
- posiziona il selettore della misura sul simbolo dei Volt (V) nel quadrante della corrente alternata (CD)
A questo punto, vedrai se il tester ti restituirà i giusti Volt della batteria; in caso contrario saprai che quest’ultima stia iniziando a scaricarsi.
Mettiti subito al lavoro!