I multimetri sono degli strumenti indispensabili se si vogliono tenere sotto controllo gli impianti elettrici domestici.
Naturalmente, ne esistono di modelli diversi, inseriti in varie fasce di prezzo e dotati di caratteristiche più o meno avanzate dal punto di vista tecnologico. Spesso, dunque, orientarsi all’interno di questo mercato può risultare un po’ complicato, soprattutto per chi non fosse così esperto dell’argomento.
In questo articolo parleremo di una specifica categoria di multimetri, ovvero quelli dotati di una funzione molto comoda: l’AutoRanging.
Mettiti comodo e buona lettura!
Lo scopo di un multimetro
I multimetri, oltre a delle funzioni accessorie, hanno uno scopo molto chiaro e preciso: misurare le grandezze elettriche.
Questo, come detto, è il suo scopo principale. Con il passare degli anni, tuttavia, le case di produzione dei multimetri hanno inserito molte funzioni aggiuntive a questo strumento.
Al giorno d’oggi, sempre usando esclusivamente il multimetro, potrai anche verificare la continuità elettronica tramite un segnale acustico, nonché misurare la frequenza. Per quanto riguarda invece le grandezze fisiche, le più gettonate sono l’umidità e la temperatura.
Ma non dimentichiamo la possibilità di testare alcune componenti e principalmente i diodi e i transistor.
La struttura di un multimetro
I multimetri possono avere due strutture diametralmente opposte:
- ci sono i multimetri palmari, piccoli dispositivi dalle dimensioni compatte che possono essere usati dappertutto perché funzionanti mediante batterie
- ci sono i multimetri da banco, da tenere necessariamente su una postazione di lavoro fissa in quanto necessitano di un costante collegamento con l’alimentazione
Come regola generale, a meno che non si cerchi uno strumento da laboratorio di altissima precisione, si consiglia l’acquisto di un multimetro palmare.
Il suo funzionamento è più semplice e intuitivo, per non parlare della sua comodità; potrai svolgere tutte le operazioni che ti interessano utilizzando un’unica mano, agganciando lo strumento al cinturino o ancora poggiandolo su una superficie piana usando il suo sostegno posteriore a 45°.
Lo schermo di un multimetro
Lo schermo di un multimetro, ovvero la zona nella quale vedrai i risultati delle misurazioni che ti interessano, definisce la tipologia del tuo strumento:
- esistono i multimetri digitali con schermo LCD generalmente retroilluminato e naturalmente capace di mostrarti le cifre
- esistono poi i multimetri analogici, con un cursore che si sposta su una scala graduata
Appare chiaro che i multimetri digitali rappresentino un acquisto migliore, soprattutto vista la maggiore facilità di lettura dei risultati. I multimetri analogici, infatti, potrebbero farti incorrere in un errore di parallasse, hanno una maggiore impedenza d’ingresso e un margine d’errore più elevato rispetto ai modelli digitali.
I modelli digitali, insomma, sono quelli più recenti, più precisi e più affidabili.
Tuttavia, se dovessi essere un fan dell’analogico, esistono molti multimetri di questo tipo in grado di reggere il confronto con le misurazioni digitali, ma dovrai essere mediamente esperto per riuscire a utilizzarli con meno errori possibili.
Il selettore della misura
Entriamo nel vivo di questo articolo.
Cos’è il selettore della misura? Niente di meno che la parte centrale e più importante di un multimetro. Abbiamo infatti visto come questo strumento possa misurare grandezze diverse e la domanda sorge spontanea: come fa il multimetro a sapere cosa voglio misurare?
La risposta si trova nel selettore della misura, una manopola circondata da cifre e simboli.
Ogni simbolo corrisponde all’unità di misura di una specifica grandezza. Per esempio:
- A per le ampere (corrente)
- V per i volt (tensione)
- Ω per gli ohm (resistenza)
- A~ e V~ rispettivamente per la corrente alternata e la tensione alternata
Se, per esempio, vuoi misurare una resistenza che ipotizzi o sai essere intorno ai 15kΩ, dovrai puntare la manopola nel settore indicato dal simbolo Ω, ma scegliere il fondo scala 20kΩ e non 2kΩ. In questo modo sarai sicuro che il tuo multimetro riuscirà a leggere i valori che ti sono necessari. Se dovessi ottenere un messaggio di errore, passa allora al fondo scala superiore, ovvero 200kΩ.
Cos’è l’AutoRanging?
In linea di massima, il tuo multimetro sarà in grado di selezionare un numero massimo di fondo scala senza che tu gli dia alcuna comunicazione in merito. Si tratta di una comodità non da poco e che può evitare diversi grattacapi agli utenti più inesperti.
I multimetri dotati di AutoRanging sono facilmente distinguibili dagli altri perché hanno generalmente un selettore della misura circondato solamente dai simboli e senza i numeri.
Naturalmente, l’AutoRanging può essere disattivato in ogni momento, così da permetterti di impostare il fondo scala manualmente.
In ultimo, i multimetri così avanzati hanno anche il vantaggio di avere un tasto di blocco dei valori sullo schermo, il cosiddetto tasto hold. Grazie a questo potrai visualizzare un solo valore alla volta, funzione anch’essa utilissima quando si ha a che fare con una misurazione fluttuante.
Le boccole d’ingresso
L’ultima componente fondamentale di un multimetro è quella delle boccole, o porte, d’ingresso.
All’interno di queste porte devono essere inseriti i puntali posizionati sulle estremità delle due sonde necessarie per far funzionare questo strumento: la sonda nera, da inserire sempre nella porta COM e la sonda rossa, la cui porta può cambiare.
Infatti, se la potenza del circuito che ti interessa misurare supera il valore di 200mA (milliampere) dovrai utilizzare tassativamente la porta 10A.
Se invece la potenza fosse inferiore a 200mA la sonda rossa va inserita nella porta mAVΩ.
Attenzione però! In alcuni multimetri quest’ultima boccola potrebbe essere così scorporata:
- una porta specifica per misurare la corrente, ovvero la porta mA
- una porta specifica per misurare tensione e resistenza, ovvero la porta VΩ
Non tergiversare oltre e parti alla ricerca del multimetro con funzione di AutoRanging fatto apposta per te!