I multimetri sono dei dispositivi piuttosto resistenti, ma che necessitano comunque di una certa cura e attenzione durante l’utilizzo.
Non dimenticare infatti che si tratta pur sempre di uno strumento che lavora con le grandezze elettriche, ragion per cui un problema con il multimetro può significare un rischio concreto per quanto concerne la tua salute e la tua incolumità.
Per questo, ci concentreremo qui nel darti le risposte più adeguate alla domanda: perché i multimetri si rompono? Vedremo inoltre come si effettua la manutenzione di questo dispositivo e, di conseguenza, come evitare i danni.
Buona lettura!
Quando usare un multimetro
Abbiamo anticipato che i multimetri lavorano con le grandezze elettriche. Ma cosa significa?
Si tratta di strumenti in grado di misurare la corrente, la tensione e la resistenza. Questo significa che i multimetri vengono utilizzati per lavorare su circuiti elettrici più o meno grandi e, dunque, anche sugli impianti elettrici.
Inoltre, questo dispositivo viene utilizzato nelle sue varianti più professionali non solo dagli elettricisti esperti, ma possono essere facilmente acquistati da singoli utenti appassionati di elettronica o particolarmente dediti alla cura della casa in ogni sua minima parte.
Questo avviene soprattutto perché i multimetri vengono utilizzati anche per delle misurazioni più semplici, come per esempio quelle di umidità, temperatura e frequenza. Senza tralasciare il fatto che si possano usare anche come tester sui transistor, sui diodi e sulle batterie.
Si tratta insomma di un unico strumento che al suo interno combina diversi dispositivi. Un ottimo risparmio in termini di spazio e praticità d’uso, ma è importante non abbassare mai la guarda quando si tratta di lavorare con l’elettricità!
Perché il multimetro si rompe?
Eccoci arrivati alla parte centrale di questo articolo, ovvero capire cosa può rompere il tuo multimetro e, conseguentemente, danneggiare anche te in modo più o meno grave:
- l’accumulo di cariche elettrostatiche
- degli episodi di sovraccarico
- delle misurazioni effettuate senza prima interrompere il passaggio di corrente
- una manutenzione scadente e poco attenta
Per una maggiore comprensione, passiamo ora ad analizzare separatamente le singole cause.
L’accumulo di cariche elettrostatiche
Il multimetro è dotato di due sonde, una rossa e una nera, entrambe da collegare sia al dispositivo sia alla componente in analisi.
Nello specifico, la sonda nera, da inserire sempre nella porta COM, può essere poi collegata alla massa negativa oppure scaricata a terra. È proprio in questo secondo caso che potrebbero sorgere dei problemi legati alle cariche elettrostatiche.
Per evitarle, è fondamentale utilizzare sempre per la messa a terra un cavo di alimentazione CA a tre poli e non usare prolunghe o autotrasformatori privi di conduttori protettivi.
Il sovraccarico
Ogni multimetro è calibrato per sostenere una specifica tensione. Superare questa soglia significa sovraccaricare il proprio tester, danneggiandolo ed esponendoti a un inutile e pericoloso rischio.
Per orientarti all’interno delle diverse calibrazioni sono presente delle categorie che racchiudono i diversi multimetri:
- un multimetro appartenente alla CAT I può essere usato solamente in presenza di tensioni e correnti basse
- un multimetro di CAT II è invece adeguato per sostenere il lavoro su impianti domestici e/o residenziali
- se vuoi invece lavorare sui motori avrai bisogno di acquistare un multimetro che faccia parte della CAT III
- un multimetro appartenente alla CAT IV è invece l’unico strumento idoneo per lavorare su impianti massicci o sui quadri di distribuzione generale
Troverai tutte queste indicazioni sull’etichetta del multimetro. Dunque, presta la dovuta attenzione a tutte le specifiche tecniche lì presenti.
Misurazioni su un circuito acceso
A meno che tu non disponga di una pinza amperometrica, dovrai necessariamente inserire il tuo multimetro in serie così da riuscire a misurare la corrente. Per far questo è necessario che il circuito sia spento, ovvero che non ci sia alcun passaggio di corrente al suo interno mentre ci inserisci il multimetro.
Sbagliare questo passaggio e lavorare con il multimetro e la corrente ancora in circolo significa mettersi a serio rischio di subire una folgorazione.
- assicurati di aver staccato tutti gli interruttori
- usa sempre dei materiali protettivi come guanti e casco
- posizionati sempre sopra un tappetino isolante in gomma, specialmente se devi lavorare su tensioni superiori i 50V
- evita di lavorare su impianti posizionati vicino a pozze d’acqua o in ambienti particolarmente umidi
- cerca di avere sempre un’altra persona nella stanza
La manutenzione
Una manutenzione scadente può causare dei danni piuttosto seri al tuo multimetro, ragion per cui dovrai assicurarti di controllare il tuo dispositivo con la giusta cura e regolarità.
Conserva sempre il tuo multimetro in un luogo asciutto e con una temperatura minima che non scenda al di sotto dei -4°C.
Prima di ogni utilizzo verifica le condizioni delle sonde e assicurati che le protezioni non siano danneggiate, incrinate o usurate. Onde evitare pericolosi cortocircuiti, dovrai inoltre controllare che la parte metallica del puntale sia esposta rispetto al resto della struttura.
Dovrai inoltre riservare una particolare attenzione anche alle ventole di raffreddamento; è infatti importante che siano sempre ben pulite, così da evitare fastidiosi problemi di surriscaldamento.
Alcune importanti protezioni
In ultimo, prima di acquistare qualsiasi multimetro che sia davvero affidabile e performante, dovrai assicurarti della presenza di quanto segue:
- una custodia protettiva resistente agli urti e che sia non solo antipolvere, ma anche impermeabile
- dei diodi al silicio posti a protezione del galvanometri
- un apposito sistema che vada a bloccare i puntali a seguito del loro inserimento nelle porte
Lavora sempre e solo in sicurezza con il tuo multimetro!