Cerchi un multimetro in grado di memorizzare le misure prese? Allora sei nel posto giusto.
Esiste infatti una specifica tipologia di multimetri in grado di compiere questa operazione. Ma quali sono le misure che puoi registrare?
Preparati a scoprirlo in questo articolo. Mettiti comodo e buona lettura!
Multimetro: scopo e caratteristiche principali
Lo scopo di un multimetro è quello di aiutarti a misurare delle grandezze elettriche e, in qualche caso, anche delle grandezze fisiche.
Questo è possibile perché il multimetro nasce dall’unione di diversi dispositivi. I più importanti sono i seguenti:
- l’amperometro con il quale puoi misurare la corrente continua e quella alternata
- il voltimetro grazie al quale potrai occuparti delle misurazioni della tensione sia a corrente continua sia a corrente alternata
- l’ohmmetro deputato invece alla misura della resistenza
A questi strumenti se ne possono aggiungere degli altri a seconda del modello di multimetro acquistato; per esempio, un igrometro per l’umidità, un fonografo per i decibel, il termometro per la temperatura e un frequenzimetro per la frequenza elettrica.
Quale multimetro è adatto a registrare le misure?
I multimetri possono essere di due tipologie diverse: esistono infatti i modelli analogici e i modelli digitali.
La loro differenza è sostanziale.
Vista la loro natura digitale, sono proprio questi i modelli di multimetro adatti alla registrazione delle misure e dei singoli valori.
Quante misure possono essere memorizzate in un multimetro?
Per quanto riguarda il numero di misure complessive, questo dipende dal modello. Alcuni multimetri, infatti, hanno una memoria piuttosto ridotta e in grado di contenere appena un centinaio di risultati, ma, salendo un po’ su con il prezzo e scegliendo dei modelli sempre più avanzati, si può arrivare sino a circa 500 risultati in memoria e oltre.
La possibilità di avere una memoria integrata non è l’unico motivo che rende il multimetro digitale superiore rispetto a quello analogico. Infatti, grazie all’installazione di una semplice applicazione potrai inviare via Bluetooth i risultati che maggiormente ti interessano al tuo smartphone o al tuo computer.
Il funzionamento del multimetro
Il multimetro, a prescindere dalla tipologia acquistata, funziona grazie a tre principali componenti:
- il selettore della misura
- le porte d’ingresso
- le sonde
Il selettore della misura è fondamentale perché è l’unico modo con il quale potrai dare al tuo strumento l’indicazione sulla grandezza da misurare. Infatti, dovrai selezionare il simbolo corrispondente all’unità di misura che ti interessa.
Ecco alcuni esempi:
- A per la corrente continua e A~ per la corrente alternata
- V per la tensione a corrente continua e V~ per la tensione a corrente alternata
- Ω per la resistenza
- Hz per la frequenza
Nello specifico, il puntale della sonda nera va sempre inserito nella porta COM, mentre l’altra estremità va scaricata a terra oppure collegata con la massa negativa della componente.
Per quanto riguarda invece il puntale della sonda rossa, ci sono diverse alternative:
- se la corrente fosse superiore ai 200mA il puntale andrà inserito nella porta 10A
- con corrente di intensità inferiore ai 200mA potrai invece inserire il puntale nella porta mAVΩ
- presta particolare attenzione nel caso in cui il tuo multimetro avesse la porta relativa alla corrente (mA) separata rispetto a quella di tensione e resistenza (VΩ)
Ad ogni modo, l’altra estremità della sonda rossa andrà sempre collegata con la massa positiva della componente in esame.